Le percezioni
Capita di pensare, ecco, questa sarebbe la prima cosa utile da fare, ad un fatto, vivere un emozione , compiere un azione e dare un valore emozionale alla cosa.
Questo ricordo viene assorbito dal nostro cervello, che lo immagazzina e lo fa riaffiorare ogni volta che un fatto simili ricompare.
Nel processo di rielaborazione in nostro “inconscio” inserisce dei codici dovuti al grado di conoscenza e consapevolezza appresi dal soggetto nel corso del tempo.
Ancora piu in profondità il nostro “sub conscio” associa a questo “codice” un emozione indiretta che nei casi patologici puo alimentarsi dapprima in atti d’ansia per poi scatenarsi in attacchi di panico.
Cosa occorre fare? Scavare nel profondo cercando di decifrare quei codici e “riqualificare il fatto”, codificandolo correttamente.
La paura è uno stato emozione dettato da questi 3 livelli di percezione, infatti se si ripresenta l’evento “primordiale” che abbiamo vissuto, il nostro cervello “automaticamente” rielabora lo stesso comportamento negativo assorbito e codificato.
Esiste Sempre una soluzione ad un problema, semplicemente non la vediamo
La vista infatti, è composta in parte da luce ed in parte da conoscenza;
La conoscenza si basa su informazioni e gradi di consapevolezza.