8. Giurimetria, Informatica, Intelligenza artificiale
Come è stato esposto la giurimetria si occupa dello studio inerente la misurazione del diritto, intesa come calcolabilità e prevedibilità (anche nel senso della cd. giustizia predittiva); l’approccio al diritto è essenzialmente matematico; può prescindere dall’utilizzo del computer e dall’ausilio della c.d. intelligenza artificiale.
Diversamente, l’informatica si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione; ha una base matematica; può prescindere dall’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale consiste nello studio di facoltà mentali attraverso modelli computazionali che rendono possibili azioni come l’apprendimento, il ragionamento e l’azione, al fine di progettare agenti intelligenti (de Kleer, J., An assumption-based TMS, in Artificial Intelligence, 1986, 28, 2, 127); tali agenti devono essere in grado di agire umanamente e a tal fine devono poter comunicare con gli esseri umani attraverso processi definiti dal test di Turing:
a. natural language processing (NLP), per la comunicazione linguistica;
b. rappresentazione della conoscenza per immagazzinarla;
c. ragionamento automatico per utilizzare la conoscenza immagazzinata per rispondere a quesiti e formulare nuove conclusioni;
d. apprendimento dinamico (machine learning) per adattarsi a nuove circostanze o per estrapolare nuovi percorsi.
Per passare il test di Turing, il computer necessita di una computer vision per inquadrare gli oggetti e di capacità robotiche per manipolarli e spostarli (Moro Visconti, R., L’intelligenza artificiale: modelli di business e profili di valutazione, in Riv. dir. ind., 2018, 421).
Alla logica booleana si è affiancata l’intelligenza artificiale (Fiammella, B., Intelligenza artificiale ed etica, tra progresso ed evoluzione, in Altalex.com, 2018); si tratta di un fenomeno davvero recente che pone nuove domande di mediazione giuridica, soprattutto sul piano della elaborazione di strumenti idonei a tradurre le montanti esigenze tecnoetiche in “tecnodiritto” (Ruffolo, U., Intelligenza artificiale, machine learning e responsabilità da algoritmo, in Giur. it., 2019, 7, 1657).
L’intelligenza artificiale, se applicata al diritto, tiene conto della giurimetria e dell’informatica, ma ha una sua autonomia (talvolta anche decisionale).
La giurimetria sta assumendo un ruolo crescente nel panorama giuridico, soprattutto per merito della sua capacità di concretizzare il principio di uguaglianza ex art. 3 Cost.: tanto più si utilizza la giurimetria, tanto più le decisioni giudiziarie appaiono verificabili ed imparziali.