L’analfabetismo emotivo o alessitimia (anche alexitimia, dal greco a- «mancanza», lexis «parola» e thymos «emozione» dunque: «mancanza di parole per [esprimere] emozioni») è un costrutto psicologico che descrive una condizione di ridotta consapevolezza emotiva, che comporta l’incapacità sia di riconoscere sia di descrivere verbalmente i propri stati emotivi e quelli altrui. Tale condizione è stata individuata e descritta per la prima volta negli anni cinquanta in pazienti affetti da patologie classicamente definite come psicosomatiche (ulcera gastroduodenale, eczema, asma, ecc…) rafforzando così l’idea, già presente nella tradizione psicoanalitica, che tali pazienti fossero portati ad esprimere la sofferenza emotiva (altrimenti inesprimibile) tramite la sofferenza fisica. Viene attualmente considerato anche come un possibile deficit della funzione riflessiva del Sé.AvvertenzaLe informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.Secondo alcuni autori l’alessitimia non dovrebbe essere considerata necessariamente una condizione patologica quanto piuttosto un tratto di personalità che predisporrebbe in maniera aspecifica alla somatizzazione. Questo punto di vista è rafforzato dal fatto che caratteristiche alessitimiche sono ritrovabili anche nella popolazione generale, in pazienti affetti da disturbo da stress post-traumatico, dipendenza da sostanze e disturbi alimentari. Tali dati lasciano quindi pensare che l’alessitimia vada considerata come una dimensione clinica transnosografica piuttosto che come un’entità nosologica a sé stante (disturbo

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