La fallacia della brutta china (anche chiamata “fallacia del piano inclinato”, “fallacia della china pericolosa”, o “fallacia del pendio scivoloso”), è un ragionamento con cui, partendo da una tesi, si trae una sequenza di conseguenze presentate come inevitabili ma, in realtà, del tutto arbitrarie. In questo modo si giunge a una conclusione finale inaccettabile con la quale si intende rigettare la tesi di partenza, poiché – secondo la fallacia – è ugualmente inaccettabile. Facciamo un esempio:
“Se a lavoro accetti la tua sottomissione nei confronti di un tuo superiore arriverai ad accettare la tua sottomissione a tutti i tuoi colleghi, se accetti la sottomissione da parte dei tuoi colleghi, dovrai accettare di sottometterti nei confronti di tutti e la tua vita sarà interamente sottomessa: dunque non devi accettare MAI sottomissioni di nessun tipo”
Il ragionamento sembra corretto perché segue questo schema logico:
- accetti di sottometterti ad un tuo superiore ⇒ accetti di sottometterti a tutti i tuoi colleghi;
- accetti di sottometterti a tutti i tuoi colleghi ⇒ accetti di sottometterti a chiunque;
- accetti di sottometterti a chiunque ⇒ la tua sarà una vita di sottomissione;
- la tua sarà una vita di sottomissione ⇒ è un disastro: per evitarlo non devi sottometterti a nessuno.
Quindi:
- A porta a B;
- B porta a C;
- C porta a D;
- D è una cosa oggettivamente sbagliata, quindi per evitarla devi evitare anche A.
In realtà questo ragionamento è totalmente illogico, perché ogni implicazione è posta in modo assolutamente deliberato e non è dunque accettabile. Ovviamente tu dovrai evitare di sottometterti a chiunque nella tua vita, ma questo non dovrebbe impedirti di “sottometterti” al tuo capo sul lavoro!
E’ una tecnica subdola, poiché – aggiungendo ad ogni passaggio una situazione esponenzialmente peggiorativa che può in effetti sembrare abbastanza correlata con quella del passaggio precedente – può apparire assolutamente giusta all’ascoltatore meno attento o funzionalmente analfabeta. Si chiama “fallacia del piano inclinato” proprio perché è un tipo di fallacia in cui, andando avanti con il discorso, ci si avvicina sempre più rapidamente verso una conclusione assurda, come una biglia posta su un piano inclinato, che parte lentamente per poi accelerare.