Come distinguere, i buoni propositi dalle cattive intenzioni?
Prendo ad esempio i Volontari del Corpo MIlitare della Croce Rossa.
I Militi in Congedo, richiamati all’occorrenza, appartengono alla Società Civile, che in determinate circostanze si mettono al servizio della comunità offrendo le proprie competenze.
Si distinguono per l’alto senso Civico e spirito di servizio, liberi Professionisti, Magistrati Onorari, Imprenditori, Artigiani dietro la Mimetica mantengono la propria sensibilità che si manifesta nell’arte del Volontariato legato molto spesso all’ambito sanitario, ma non solo.
Il rigore Militare a cui si ispirano, nutre la passione in favore di coloro che vivono in situazioni precarie e di emergenza.
Sono formati con rigidi protocolli operativi, che rendono il Corpo un eccellenza riconosciuta da tutti.
Altri esempi, pur non essendo propriamente Volontari, sono rappresentati dai Giornalisti Pubblicisti e i Magistrati Onorari.
I Primi raccontano i fatti del quotidiano, o sviluppano temi specifici con l’eleganza e l’esperienza della propria Professione fuori dall’Albo.
In pratica scrivono, pubblicano, documentano temi legati alla propria Professione ma che si sviluppa con un articolo pubblicato su Giornali, riviste o siti.
La Magistratura Onoraria, raccoglie alcune figure che si mettono a disposizione in favore della Giustizia, sia Requirente che Giudicante.
Sono definiti Onorari in quanto non professionisti organici del sistema Giustizia, ma che hanno in carico circa il 70% dell’intero contenzioso.
Quanto sopra descritto e rappresentato trova la sua massima espressione nella Politica, dove chi è chiamato ad avere incarichi di Governo, dovrebbe rappresentare temporaneamente l’eccellenza del Paese.
Viceversa oggi, proprio in ambito Politico tutto questo non accade;l’unico requisito è il consenso Elettorale.
Ma come per i ruoli sopra citati il presupposto è la competenza legata alla Funzione, mentre in Politica non è necessario?
Forse chi si presenta per rappresentare i Cittadini, dovrebbe esprimere il proprio talento mediante la rappresentazione della propria competenza, guidato dallo spirito di servizio non professionale ed essere “onorato” nello svolgerlo