Sportelli del Garante regionale nelle carceri
Una convenzione stipulata con Anci per l’apertura di sportelli del Difensore civico della Regione Lombardia presso i Comuni lombardi a seguito dell’abolizione da parte della legge di stabilità 2010 dei difensori civici comunali e l’apertura di sportelli del Garante presso gli istituti di pena regionali con il conseguente aumento dal 2017 al 2018 di circa un centinaio di istanze al Garante dei diritti dei detenuti.
Sono alcuni dei dati pubblicati dalla Relazione sull’attività svolta nel 2018 dal Difensore civico della Regione Lombardia presentata al Senato il 29 marzo 2019. In base alla convenzione con Anci Lombardia che raggruppa oltre 1.500 Comuni, le istanze dei cittadini riguardanti servizi e tributi locali, potranno esser fatte valere davanti al difensore civico regionale che assumerà così la funzione di Difensore civico comunale. Tributi come quelli di Ici, Imu, Tarsu e Tari, rappresentano infatti la fetta più numerosa delle istanze rivolte. Altre intese sono avvenute con Federcasa e Aler Milano per trattare questioni di edilizia economica popolare. In sensibile aumento le richieste di intervento nei servizi pubblici, in particolare energia elettrica e gas. In ambito lavorativo, molte questioni hanno riguardato la stabilizzazione del personale precario, l’espletamento dei concorsi, il conferimento di incarichi dirigenziali, la sicurezza dei luoghi di lavoro e i permessi per visite specialistiche ed esami diagnostici. Per il territorio, invece, il numero più consistente di pratiche addirittura triplicate, ha riguardato strumenti urbanistici, lavori e trasporti pubblici. Per i primi, si è trattato di lamentele dei cittadini per la mutata destinazione urbanistica di aree di loro proprietà e presunti abusi edilizi nell’edilizia privata. Mentre rilievi sulla mancanza di interventi di manutenzione del verde pubblico del comune e di sistemazione e ripristino stradale insieme alla gestione della segnaletica orizzontale e verticale, hanno riguardato il settore dei lavori pubblici. Attinenti invece ai trasporti pubblici, i rilievi di ritardi, soppressioni e inadeguatezza di mezzi vecchi e scarsamente mantenuti. Per l’ambiente, nel 2018 sono arrivati all’Ufficio del difensore regionale 27 rilievi per inquinamento acustico e atmosferico. Per i primi, si è trattato prevalentemente di disturbo sonoro provocato dall’esercizio di attività commerciali per superamento dei limiti acustici stabiliti dalla normativa vigente. Per i rilievi di inquinamento atmosferico, il riferimento è il “Codice dell’ambiente” del 2006 successivamente modificato; qui la casistica delle osservazioni dei cittadini ha riguardato le istanze più varie: inquinamento da impianti termici a biomasse, miasmi, presenza di amianto in siti industriali dismessi, veicoli inquinanti. In materia di invalidità civile, al difensore civico si sono rivolti anche cittadini per denunciare la presenza di barriere architettoniche di ostacolo alla mobilità di persone disabili, in particolare in carrozzina e all’occupazione abusiva dei parcheggi a loro riservati. In materia previdenziale, salgono a 75 le richieste di chiarimento all’Inps per questioni pensionistiche, contributi separati e riscatto laurea.
Istanze triplicate negli ultimi tre anni in ambito sanitario dove tanti cittadini hanno lamentato la mancanza di strutture post ricovero per garantire la continuità di cura a persone non autosufficienti, le liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali e la lunghezza dei tempi di risposta agli esami fatti. Condizioni detentive, colloqui con i familiari, problemi con l’Inps e richieste di trasferimento rimaste insoddisfatte. Sono le tematiche più frequenti oggetto delle 212 istanze dei detenuti arrivate al Garante regionale: 87 richieste di intervento in più rispetto al 2017. Un aumento attribuibile all’apertura mensile di sportelli del Garante presso gli Istituti di pena tenuti a fornire spazi adeguati in assenza del controllo uditivo da parte della polizia penitenziaria. In aumento anche le pratiche sanitarie dove i rilievi hanno riguardato la tempistica delle visite specialistiche, i ricoveri ospedalieri, i presidi ambulatoriali e la copertura non sempre garantita del servizio h24 di guardia medica.